Fiorini Impianti

Aria

Qualità dell'aria

Gestione dell'aria indoor

Il Test Unico Sicurezza D. Lgs. 81/2008 stabilisce che i lavoratori dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di areazione e, se questi vengono utilizzati, devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione e pulizia e sanificazione per la tutela dei lavoratori stessi (allegato IV, Requisiti dei luoghi di lavoro, D.Lgs.81/2008).

Fiorini Impianti Group SRL offre un programma completo per la gestione dell’aria indoor, per la corretta pianificazione delle attività da realizzare tramite monitoraggio degli impianti di trattamento aria. Il programma parte da una Valutazione del Rischio Aeraulico in cui verranno analizzate le caratteristiche tecniche e ambientali dell’impianto, per la delineazione di un Piano di Gestione del Rischio. Tramite il Piano di Gestione del Rischio e le Ispezioni Tecniche Periodiche saranno individuate le azioni correttive di riparazione, manutenzione, pulizia e disinfezione degli impianti.

La valutazione del rischio aeraulico

La valutazione del rischio è il punto di partenza se si vuole gestire in modo efficace il rischio per la salute e la sicurezza delle persone, essa è un’importante passo per proteggere i lavoratori e l’azienda e rispettare gli obblighi di legge (D. Lgs. 81/2008). La valutazione del rischio aeraulico è il rischio associato all’utilizzo degli impianti di trattamento d’aria, che ci permette di identificare e dimensionare il livello di rischio potenziale dell’impianto ed evidenziarne sia le priorità che le modalità di intervento. Esso si suddivide nei seguenti iter:

Analisi Tecnica-Ambientale

Essa è volta alla raccolta delle informazioni circa la struttura degli impianti, la loro integrità e il loro stato di funzionamento. È un analisi non solo tecnica, ma anche ambientale, in cui si raccolgono i dati e le informazioni di base sull’edificio, le condizioni interne ed esterne e relative alle condizioni di popolazione degli stessi.

Documento di valutazione del rischio aeraulico

Attraverso l’analisi tecnico e ambientale e sulla base di questa viene redatto il Documento di Valutazione del Rischio Aeraulico (DVR), nel quale sarà delineato un appropriato Piano di Gestione del Rischio che ha la funzione di pianificare e registrare tutte le azioni correttive e di sorveglianza eseguite negli impianti. Parte del DVR sarà anche un Piano di Comunicazione del Rischio, mediante il quale verranno informati e formati tutti i soggetti esposti.

La gestione del rischio aeraulico

In questa fase verranno concretamente pianificate, effettuate e documentate le attività delineate nel DVR. La Gestione del Rischio prevede diverse attività:

Comunicazione del rischio aeraulico

In base alle necessità del committente verrà fatta apposita comunicazione del rischio aeraulico a tutti quei soggetti che svolgono attività a contatto con gli impianti di trattamento aria o che risiedono più o meno stabilmente nei locali serviti dagli impianti stessi.

Leggi e norme tecniche di riferimento

Gestione dell'aria indoor e COVID-19: indicazioni iss

L’Istituto Superiore di Sanità si è espressa in merito alla qualità dell’aria indoor e sugli impianti di trattamento aria pubblicando due rapporti contenenti le indicazioni operative al fine di prevenire il contagio da virus SARS-CoV-2 (Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020 e Rapporto ISS COVID-19 n. 33/2020). In particolare, il Rapporto ISS COVID-19 n. 33/2020 fornisce le raccomandazioni operative per l’ adeguamento degli impianti di climatizzazione e ventilazione alle condizioni contingenti per il contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV-2 e per la qualità dell’aria degli ambienti indoor.

Contagio aerogeno mediato da impianti di climatizzazione e ventilazione

Come riportato nel rapporto, tra le possibili vie di trasmissione del virus SARS-CoV-2 vi sono, le goccioline (droplet), il bioaerosol (droplet nuclei) di origine respiratoria e, potenzialmente, il bioaerosol generato dagli impianti di scarico fecali. Gli impianti di climatizzazione e ventilazione posso acuire o mitigare il rischio di contagio, in quanto, la movimentazione dell’aria in ambiente può incrementare la gittata delle gocce (tosse, starnuti) o determinare lo spostamento dell’aerosol verso una diversa porzione dell’ambiente, favorendo il contagio. Il ricircolo dell’aria può divenire fonte di rischio, e sarebbe quindi da evitare, mentre l’immissione di aria esterna determina una diluizione dei patogeni. D’altra parte, l’impianto di ventilazione può comportare la diffusione dei patogeni verso gli ambienti adiacenti, qualora la ripresa dell’aria non avvenga nello stesso ambiente di immissione in modo bilanciato. I getti d’aria degli impianti di climatizzazione possono favorire la diffusione del virus nel medesimo ambiente, interagendo con le emissioni dovute alla respirazione, e possono anche trasportare flussi d’aria da un ambiente ad uno adiacente, favorendo così la diffusione tra zone distinte. Allo stato attuale, le evidenze sulle modalità di trasmissione del virus sono incomplete, ma non si può ritenere nullo il rischio circa tali modalità di diffusione. Risulta quindi fondamentale che la gestione dell’impianto di climatizzazione e ventilazione debba essere adeguata alle caratteristiche dell’impianto e alle modalità d’uso degli ambienti. Fiorini Impianti Group SRL offre un programma completo per la gestione dell’aria indoor, per la corretta pianificazione delle attività da realizzare tramite monitoraggio degli impianti di trattamento aria. Il programma parte da una Valutazione del Rischio Aeraulico in cui verranno analizzate le caratteristiche tecniche e ambientali dell’impianto, per la delineazione di un Piano di Gestione del Rischio. Tramite il Piano di Gestione del Rischio e le Ispezioni Tecniche Periodiche saranno individuate le azioni correttive di riparazione, manutenzione, pulizia e disinfezione degli impianti.

Pulizia e igiene degli impianti

La corretta gestione, manutenzione e pulizia degli impianti sono cruciali e devono essere eseguiti come di consueto, in quanto la mancata o inadeguata pulizia e igienizzazione degli impianti aeraulici può contribuire alla diffusione di microrganismi potenzialmente patogeni che in tali impianti trovano condizioni ideali di sviluppo. Le indicazioni suggeriscono di porre particolare attenzione al corretto esercizio dei filtri e alla pulizia e igienizzazione ordinaria degli umidificatori e delle batterie di scambio termico. La pulizia delle superficie esposte delle apparecchiature di climatizzazione e ventilazione (griglie, bocchette, etc.) deve essere integrata nella procedura di pulizia e sanificazione dei pavimenti, degli arredi e del resto degli ambienti. È opportuno aumentare la frequenza della pulizia dei componenti interni degli impianti in funzione delle condizioni di evoluzione dell’epidemia. Affidarsi a professionisti esperti nel campo che applichino una programmazione periodica delle ispezioni secondo un piano di controllo e monitoraggio garantisce una migliore risposta degli impianti di aerazione, consentendo una migliore gestione del rischio igienico sanitario da essi derivante. Si ricorda, a tal proposito, che le attività di pulizia e igienizzazione degli impianti aeraulici, che comprende impianti di condizionamento e climatizzazione, impianti di termoventilazione e di ventilazione, ricade nelle attività di manutenzione di tali impianti e deve per cui essere effettuata da imprese qualificate ed abilitate ai sensi del D.M. 37/08, pena pesanti sanzioni e perdita di garanzia sull’impianto stesso. Fiorini Impianti Group SRL è inoltre abilitata per l’esecuzione dei lavori di sanificazione degli impianti aeraulici, nel rispetto dei requisiti richiesti attualmente in Italia secondo legge 1997/82 D.M. 1997/274.

Raccomandazioni operative per la gestione degli impianti

Per la corretta gestione dell’impianto deve essere tenuta in considerazione e valutata una matrice di rischio per la trasmissione di SARS-CoV-2 attraverso tali impianti. Il Rapporto ISS COVID-19 n. 33/2020 da le indicazioni per la valutazione del rischio degli impianti e le azioni da intraprendere in base al rischio potenziale riscontrato (Tabella 10, Rapporto COVID-19 n. 33/2020). Rispetto a umidità e temperatura il rapporto ISS consiglia di mantenere un’umidità relativa pari al 60%, mentre la temperatura dovrà essere mantenuta a valori confortevoli per gli occupanti.

Per approfondire:
• RAPPORTO ISS COVID-19 n. 5/2020: Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2
• RAPPORTO ISS COVID-19 n. 33/2020: Indicazioni sugli impianti di ventilazione/climatizzazione in strutture comunitarie non sanitarie e in ambienti domestici in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2.